catanzaro paese dei tre colli

La denominazione di città dei tre colli è dovuta alla posizione del centro storico della città di Catanzaro che si trova a circa 300 mt. di altezza sul livello del mare. È situato su uno sperone roccioso denominato Trivonà, composto da tre colli e delimitato da profonde valli percorse dalla Fiumarella ad ovest e dal Musofalo ad est. Alle spalle del Trivonà sono ben visibili le alture della Sila, mentre la parte opposta scende, attraverso un breve pianura detta Piede della Sala verso la costa Ionica. Il Trivonà è composto da tre colli, con altezza progressiva man mano che si va verso nord: San Trifone (oggi San Rocco) è il colle che si incontra provenendo dalla quartieri sud della città. Ha un'altezza di 295 mt., anticamente qui era posizionata l'antica Porta Marina la principale per giungere al centro storico. Da questo colle, dal rione Bellavista è possibile vedere il panorama dei quartieri sud della città e dell'intero Golfo di Squillace;
Del Vescovato (oggi Duomo) è in posizione intermedia rispetto agli altri due colli ad un'altezza di 343 mt. Sulla sua sommità è posizionato il Duomo, su questo colle è costruito l'antico borgo medioevale della città in cui si snodano i viculi le strettisime vie del centro storicoDel Castello (oggi San Giovanni) è il colle posizionato in posizione più alta a 380 mt. circa. Qui era costruito l'antico castello Normanno, oggi divenuto complesso monumentale San Giovanni. A questo colle è collegato il famoso Ponte di Catanzaro che permette l'accesso al colle dall'antica Porta Prattica.Catanzaro è formata da vari rioni e sobborghi nati nelle diverse epoche attreversate dalla città. I più caratteristici sono:La Grecìa « ...in questi tempi cominciano a declinare i Greci nelle città in modo che fra pochi anni cedendo quasi che tutta quella ai latini si ridussero in quell'angolo estremo che oggi appellasi Grecìa. Secondo il De Nobili l'origine greca di Catanzaro sarebbe comprovata. » ( Vincenzo D'Amato, Memorie historiche dell'illustrissima, famosissima, fedelissima città di Catanzaro, 1670) È il più antico rione cittadino, contrastanti sono le ipotesi sulla sua origine. Le più accreditate affermano che fu l'antica area che accolse i cittadini Greci che vennero dalla costa in seguito alle invasioni Saracene. Piazza Mercanti Oggi Piazza Grimaldi, era il centro economico della città posta a in uguale distana dalla Porta Marina e dalla Porte Granara era facilmente raggiungibile dai mercanti che provenivano dai quartieri marinari e da quelli presilani. In questo rione erano situate le principali attività economiche e commerciali così lo descrive Luise Gariani: « ... questa piazza fu il palcoscenico della vita catanzarese e vide i mercanti ed i setaioli, gli uomini d'armi e quelli di toga, i forestieri e la gente del contado, i patrizi ed i poveri che accorrevano al Monte di Pietà; la piazza dove per secoli il popolo di Catanzaro visse feste e spettacoli, sommosse e tumulti, parate e processioni, comizi e quaresimali » La Filanda Via Filanda, situata nel rione chiamato Maddalena era il quartiere in cui avveniva la lavorazione della seta. La sua posizione molto ventilata consentiva il perfetto svolgersi delle varie operazione seriche. Anticamente chiamto San Nicolà Favatà o delle donne per l'omonima chiesa costruita dai bizantini, venne ribatezzato Filanda da quando il setaiolo Primocerio vi costruì uno dei primi filatoi. Coculi Attualmente riconducibile a Piazza Larussa, erano un quartiere popolare in cui era situato il mercato alimentare e numerose botteghe. Proprio dai prodotti venduti in questo rione, in gran parte, uova, frutta, noci e nocciole deriva il nome coculi che significa ciotoli, ma che era utilizzato per identificare gli oggetti di dimensioni piccole e tondeggianti. Nei tempi più recenti molti abitanti di questo rione si trasferirono in nuovi quartiei popolari costruiti a sud della città. Rione Case Arse Case Arse Rione osservabile dal terrazzo del complesso monumentale San Giovanni, ex castello Normanno. Anticamente era chiamato "Paradiso" per la vista della costa che si può ammirare. Il nome fu mutato dopo il 1461 anno in cui la città si ribellò al Marchese Centelles considerato un uomo avido e senza pietà. L'assalto al castello avvenne l'8 maggio del 1461 e il marchese fu costretto alla fuga, ma divampò un grosso incendio che colpi il quartiere adiacente al castello. Marina È il quartiere costiero della città, anticamente chiamato Villaggio Marina è situato tra il torrente Fiumarella ed il Corace e rientra all'area dell'antica Scolacium. Sbocco naturale verso il mare della città fu abitato dapprima da pescatori che scendevano dai colli e che successivamente vi si stabilirono stabilmente. Gelso Bianco Era il rione in cui erano situate le piantaggioni di gelso bianco utilizzato come nutrimento per i bachi da seta. Gagliano Situato a nord est, sul colle anticamento chiamato Petrusa, del centro storico è un quartiere antico che secondo alcuni studioso deve il suo nome alla residenza dei potenti senatori Romani Gallio. In epoca medioevale il nome era Gallianum, che successivamente mutò diventando l'attuale Gagliano. Antica Porta di Mare Porta Marina « la città di Catanzaro tiene sei porte. La prima fu chiamata della Marina ovvero Granara poiché entra per essa tutto il frumento » ( Gariani) Attualmente rione Bellavista era la principale entrata al borgo antico della città, il suo nome deriva dalla posizione rivolta verso il mare.Fontana Vecchia « ...la seconda fontana posta nel monte Pazzano poco distante da quella indicata prese il nome di fontana di juso e fu migliorata e rinnovata nel 1502...Questa fontana diede il nome alla strada di accesso che ancora oggi è denominata via Fontana Vecchia » (De Lorenzis) Già rione Fuori Porta, il nome deriva dalla presenza di una delle fontane più antiche della città. Vurgheddi Deriva dal termine dialettale vurga che significa pozzo o pozzanghera, per la presenza di pozze d'acqua stagnati. Le vurghe si formava dall'acqua che scendeva dal colle del Vescovato situato in posizione sopraelevata rispetto il rione. Scinduta dei Forgi Attualmente chiamato Discesa Gradoni era la sede di varie botteghe artiginali del ferro e di manischalchi. Vico CarbonaiEra il rione della produzione di carbone vegetale, che proveniva dalla campagne circostanti la città ed era trasportato per la lavorazione da carovane di asini attraverso la Porta Pratica.


L'Istmo di Catanzaro o Istmo di Marcellinara (anche Sella di Catanzaro o Sella di Marcellinara per la sua morfologia) è la striscia di terra più stretta d'Italia che separa il mar Ionio dal mar Tirreno.È lunga circa 30 chilometri e si trova in corrispondenza della depressione tra le estreme appendici meridionali dell'Appennino Calabrese e la parte settentrionale delle Serre. La valle tra le due catene montuose è larga circa 2 chilometri nel punto più stretto è si allarga in corrispondenza della Piana di Sant'Eufemia ad ovest e della valle del Corace ad est per poi terminare sulle rispettive coste. A sud di Marcellinara si trova l'omonima “Sella” che è il punto più basso e più stretto dell'Appennino calabrese (250 metri). Dalle alture settentrionali dell'Appennino Calabrese in alcune zone dei comuni di Tiriolo, Marcellinara e Catanzaro è possibile avere una vista panoramica contemporaneamente del Mar Ionio e del Mar Tirreno. L'istmo è attraversato da due fiumi a carattere torrentizio l'Amato ed il Corace. Entrambi hanno origine dalla Sila Piccola e dopo aver percorso un tratto parallelo, separati da 2 chilometri circa, si allontanano in prossimità delle alture di Gimigliano scendendo lungo la valle in direzione ovest verso il mar Tirreno l'Amato e in direzione Est verso il mar Ionio il Corace. Secondo alcune fonti durante la rivolta degli schiavi capeggiati da Spartaco, il generale Crasso per bloccare la loro avanzata e impedire l'arrivo di rifornimenti decise di fortificare l'area dell'istmo, con un vero e proprio muro, tagliando la Calabria in due parti. Durante il periodo fascista furono fatte varie proposte per la creazione di un canale artificiale che unisse lo Ionio al Tirreno.