catanzaro il ponte

Il nome vero è Ponte Bisantis, è considerato uno dei simboli della città. Si tratta di un viadotto stradale ad unica carreggiata, costruito su una sola arcata, che collega il centro storico di Catanzaro con il rione De Filippis situato dall'altro lato della valle sulla Fiumarella. Fu costruito su progetto dell'ingegnere Riccardo Morandi e per questo è anche conosciuto come Viadotto MorandiIl ponte è il più alto d'Europa ed il terzo al mondo tra quelli ad una sola arcata. Misure: ampiezza d'arco (luce) 231 m; altezza da fondo valle 110 m; lunghezza sede stradale 468,45 m; larghezza della struttura scatolare dell'arco: in chiave 10,50 m e alla base 25 m. Il teatro Politeama, situato nel centro storico, è stato inaugurato nel 2002, su progetto di Paolo Portoghesi. Occupa lo spazio dove si trovava l'omonimo cinema e teatro costruito negli anni Trenta e un vicino mercato coperto della stessa epoca. Il palcoscenico è uno dei più avanzati in Italia dal punto di vista tecnologico ed è il "cuore" del teatro: largo 22,30 m. e profondo 20 m., ha un'altezza di 30 m.. La sala centrale a forma di ferro di cavallo, intorno a cui si articola l'edificio, riprende la tradizione del teatro classico all'italiana. Lo spazio disponibile è di 53.000 m3 e di 5.700 m2. La tradizione teatrale della città risale al tardo Seicento quando in occasione della nascita dell'erede al trono spagnolo, ci furono quasi due mesi di rappresentazioni che animarono piazza San Giovanni. Le attività teatrali si continuarono a svolgere nelle piazze cittadine e in un piccolo teatro in piazza Duomo, distrutto dal terremoto del 1783. In seguito venne costruito lo storico Teatro Comunale, progettato dall'architetto Vincenzo De Grazia nel 1818 e terminato nel 1830. Il teatro rappresentava opere di Pergolesi, Rossini, Goldoni, Giacosa e D'Annunzio, Scribe, Sardou, Mirabeau, Dumas, Ibsen, Tolstoj, Shakespeare, Dostoevskij. Ne calcarono il palcoscenico i più noti artisti del tempo, da Ermete Novelli a Ermete Zacconi, da Giovanni Emmanuel a Gustavo Salvini. In seguito alla crisi economica e sociale che investì la città dopo la prima guerra mondiale, il teatro declinò e venne infine demolito nel 1938, mentre l'attività teatrale continuò in modo diseguale con il teatro Masciari, fino alla costruzione del teatro Politeama nel 2002. Attualmente è sede dell'Accademia internazionale "Officina teatrale". Il terzo polo artistico italiano con Milano e Roma. Musei Storico Militare Situato nel Parco della Biodiversità Mediterranea, presenta una vastissima collezione di armi, equipaggiamenti militari e mappe d'epoca dal 1600 fino alla seconda guerra mondiale. Tra le caratteristiche del museo è la riproduzione delle trincee, con effetti sonori che riproducono le ambientazioni della Grande Guerra. Museo d'arte moderna e contemporanea di Catanzaro "MARCA". Polo museale multifunzionale sviluppato su tre piani. Museo provinciale "Villa Margherita" Contiene collezioni di monete, vari reperti ed una raccolta di materiale preistorico.La casa della memoria Voluta dall'artista catanzarese Mimmo Rotella, inventore del decollage, si pone come obiettivo la divulgazione e la promozione dell'arte contemporanea Museo delle carrozze. Un ampio edificio stile medioevale ospita la collezione di preziose carrozze del barone De Paola utilizzate per le riprese di numerosi film italiani e stranieri tra cui Via col vento, annesso all'edificio si trova un altro museo sulla civiltà contadina. Museo risorgimentale. Contiene vari cimeli, biffettiere, armi dell'epoca garibaldina e delle guerre d'Africa e di Spagna, carte cospirative, i diari di guerra e i documenti mazziniani. Sito nei locali concessi dal Comando Militare Esercito "Calabria". Museo della seta Presenta collezioni di attrezzature e documentazioni della lavorazione e della commercializzazione della seta. Gipsoteca Jerace Raccoglie le opere in gesso e marmo del famoso scultore Francesco Jerace. "Museo diocesano" Presso l'Arcivescovado, con opere provenienti dal Duomo e da altre chiese. Museocoevo arte e dissenso netdada sito web


L'Istmo di Catanzaro o Istmo di Marcellinara (anche Sella di Catanzaro o Sella di Marcellinara per la sua morfologia) è la striscia di terra più stretta d'Italia che separa il mar Ionio dal mar Tirreno.È lunga circa 30 chilometri e si trova in corrispondenza della depressione tra le estreme appendici meridionali dell'Appennino Calabrese e la parte settentrionale delle Serre. La valle tra le due catene montuose è larga circa 2 chilometri nel punto più stretto è si allarga in corrispondenza della Piana di Sant'Eufemia ad ovest e della valle del Corace ad est per poi terminare sulle rispettive coste. A sud di Marcellinara si trova l'omonima “Sella” che è il punto più basso e più stretto dell'Appennino calabrese (250 metri). Dalle alture settentrionali dell'Appennino Calabrese in alcune zone dei comuni di Tiriolo, Marcellinara e Catanzaro è possibile avere una vista panoramica contemporaneamente del Mar Ionio e del Mar Tirreno. L'istmo è attraversato da due fiumi a carattere torrentizio l'Amato ed il Corace. Entrambi hanno origine dalla Sila Piccola e dopo aver percorso un tratto parallelo, separati da 2 chilometri circa, si allontanano in prossimità delle alture di Gimigliano scendendo lungo la valle in direzione ovest verso il mar Tirreno l'Amato e in direzione Est verso il mar Ionio il Corace. Secondo alcune fonti durante la rivolta degli schiavi capeggiati da Spartaco, il generale Crasso per bloccare la loro avanzata e impedire l'arrivo di rifornimenti decise di fortificare l'area dell'istmo, con un vero e proprio muro, tagliando la Calabria in due parti. Durante il periodo fascista furono fatte varie proposte per la creazione di un canale artificiale che unisse lo Ionio al Tirreno.