catanzaro "a naca"

Si tratta di una processione religiosa che si svolge il venerdì santo a Catanzaro. Al centro della processione c'è la naca termine dialettale che deriva dal greco nachè che significa culla, nella quale è adagiato il corpo di Gesù.Le origini del culto risalgono al medioevo, alcune ipotesi datano le prime processioni intorno all'XI secolo, periodo in quale la naca veniva trasportata da contadini e artigiani e in seguito dai rappresentanti delle corporazioni dei mestieri. Attualmente il trasporto è affidato ai rappresentati delle forze dell'ordine, ultimamente ai vigili del fuoco.La naca ha la tipica forma di una culla allungata ornata di damaschi e seta e attorniata da fiorni e calici. Agli estremi della culla sono raffigurati due angeli, uno dei quali tiene in mano i simboli della Passione. Il corteo si snoda nelle vie del centro storico cittadino, la culla viene preceduta dagli stendardi, gonfaloni e croci di penitanza del San Giovanni, dell'Immacolata e del Rosario. A seguire sono portate la croce bianca del Carmine, rossa del San Giovanni, nera del Rosario, celeste dell'Immacolata. Ancora dietro seguono gli ordini religiosi, poi la naca, l'Addolorata e per finire i fedeli Notte Piccante si svolge nel centro storico l'ultima settimana di settembre; Naca: processione del Venerdì Santo si svolge nel centro storico; processione del Corpus Domini; Notte Marina si svolge nel quartiere Marina ultimo sabato di luglio Festa della Madonna di Porto Salvo" si svolge nel quartiere Marina, ultima domenica di luglio Festa di San Giuseppe: 1° maggio, via Mattia Preti, rione Piano Casa Festa del pane: 13 Giugno - Chiesa del Monte, via XX Settembre Festa di San Vito: 13-15 giugno viale Crotone quartiere Marina Festa del patrono san Vitaliano: 16 Luglio Mirabilia (rappresentazione storica in costume)) 9/16 luglio in coincidenza con la Festa di San Vitaliano Fiera di San Lorenzo quartiere Mater Domini: 5/10 agosto Festa della Maria SS. delle Grazie quartiere Pontegrande: prima domenica di settembre Festa della Madonna dei Cieli: terza domenica di settembre Festa dell'Uva e fiera del Vino: seconda settimana di settembre Settembre al Parco delle Biodiversità Marinfest: rassegna musicale quartiere Marina - Agosto/Settembre Festival dell'autunno: settembre/dicembre all'Auditorium "Casalinuovo" Catanzarock: autunno (selezione regionale Arezzo Wave) Mostra dei presepi: dicembre CatanzaroJazz: mesi primaverili

L'Istmo di Catanzaro o Istmo di Marcellinara (anche Sella di Catanzaro o Sella di Marcellinara per la sua morfologia) è la striscia di terra più stretta d'Italia che separa il mar Ionio dal mar Tirreno.È lunga circa 30 chilometri e si trova in corrispondenza della depressione tra le estreme appendici meridionali dell'Appennino Calabrese e la parte settentrionale delle Serre. La valle tra le due catene montuose è larga circa 2 chilometri nel punto più stretto è si allarga in corrispondenza della Piana di Sant'Eufemia ad ovest e della valle del Corace ad est per poi terminare sulle rispettive coste. A sud di Marcellinara si trova l'omonima “Sella” che è il punto più basso e più stretto dell'Appennino calabrese (250 metri). Dalle alture settentrionali dell'Appennino Calabrese in alcune zone dei comuni di Tiriolo, Marcellinara e Catanzaro è possibile avere una vista panoramica contemporaneamente del Mar Ionio e del Mar Tirreno. L'istmo è attraversato da due fiumi a carattere torrentizio l'Amato ed il Corace. Entrambi hanno origine dalla Sila Piccola e dopo aver percorso un tratto parallelo, separati da 2 chilometri circa, si allontanano in prossimità delle alture di Gimigliano scendendo lungo la valle in direzione ovest verso il mar Tirreno l'Amato e in direzione Est verso il mar Ionio il Corace. Secondo alcune fonti durante la rivolta degli schiavi capeggiati da Spartaco, il generale Crasso per bloccare la loro avanzata e impedire l'arrivo di rifornimenti decise di fortificare l'area dell'istmo, con un vero e proprio muro, tagliando la Calabria in due parti. Durante il periodo fascista furono fatte varie proposte per la creazione di un canale artificiale che unisse lo Ionio al Tirreno.